Stefano Lo Cascio, ribattezzato “Medusa” dal suo maestro Luiz “Baixinho” Martins de Oliveira, inizia a praticare Capoeira nel 1996.
Si appassiona immediatamente alla disciplina e inizia uno studio approfondito della stessa che lo porta a viaggiare più volte in Brasile e a partecipare a workshop nazionali e internazionali , dove ha la possibilità di entrare in contatto con maestri e capoeiristi di ogni dove. La pratica della Capoeira si accompagna ad un interesse costante per le percussioni e i ritmi afro-brasiliani di cui apprende tecniche e stili che andranno affinandosi sempre di più nel corso degli anni.
Con l’Associazione Italiana di Capoeira da Angola di Mestre Baixinho intraprende un percorso che va oltre la Capoeira e che lo vede impegnato in spettacoli artistici volti alla valorizzazione del patrimonio culturale brasiliano attraverso la rappresentazione del maculelè e del samba. Inizia poi un percorso didattico che lo vede coinvolto in numerosi progetti di insegnamento presso strutture di varia natura e complessità come scuole elementari e medie sul territorio milanese ad alto tasso di immigrazione, carceri (San Vittore, Beccaria) e università (Verona, Milano, Malta). Questo percorso culmina nel 2001 con un progetto internazionale, che svolgerà assieme al suo maestro e ad altri compagni e che lo porterà oltreoceano, nelle terre di Angola. Lavora quindi al progetto “Lubango” per il recupero di ragazzi di strada nella città di Lubango (Angola) attraverso la Capoeira. Sarà per lui un’esperienza molto formativa , che lo porterà a contatto con la storia e le radici della Capoeira Angola e che sarà il punto di partenza per lo sviluppo di una serie di iniziative negli anni a seguire.
Nel 2002 nasce infatti a Milano, sempre in collaborazione con Mestre Baixinho, il progetto “Roda da Vida”, un evento che si pone l’obiettivo di supportare la crescita e lo sviluppo dell’academia di Capoeira creata per i ragazzi di Lubango. L’evento raggiunge ben 10 edizioni, ricche di momenti culturali, concerti, attività per bambini, tutte iniziative che contribuiranno anche alla diffusione della Capoeira sul territorio milanese.
Nel 2007, dopo anni di insegnamento della Capoeira in varie strutture sul territorio milanese (MitokaSamba, Artè Yoga, varie palestre), Medusa decide di aprire, in partnership con la ballerina e insegnante di danza Alma Baldini, il centro Artè Danza e Capoeira di cui oggi è presidente.
Da allora, continua il suo lavoro di insegnante presso la struttura di Corso San Gottardo, 3 che è ormai diventata un punto di riferimento della Capoeira per la città di Milano.
Oltre che negli spazi dell’ associazione, oggi Medusa lavora attivamente sul territorio milanese portando l’insegnamento della Capoeira in molte scuole attraverso il progetto “Danzare nella lotta: il gioco della vita” dove applica un proprio metodo collaudato di sviluppo della disciplina con i bambini, ragazzi in età pre-adolescenziale e adolescenti. Lavora quindi presso la scuola primaria “Marcello Candia” di via Polesine (Piazzale Corvetto) dove tutt’oggi il suo è uno dei progetti cardine del percorso formativo della struttura, e poi nelle scuole di Via Vallarsa e Via Martinengo. Dal 2014 porta avanti un progetto di insegnamento nella scuola Montessori “Casa dei bambini” di piazza San Gerolamo, 6.
Il focus sui bambini è sicuramente una costante della sua attività anche se l’obiettivo del suo lavoro è quello di diffondere la pratica della Capoeira nel tessuto milanese e aprirla a persone di tutte le età ed estrazioni sociali. Laddove se ne presenta l’occasione, Medusa collabora con il consiglio di zona a Milano e partecipa con entusiasmo e professionalità ad eventi e manifestazioni culturali in città.